Cos'è peccato capitale?

Peccato Capitale

I peccati capitali, chiamati anche vizi capitali o sette vizi capitali, sono classificazioni di vizi usati per istruire e organizzare gli impulsi più elementari dell'umanità considerati moralmente riprovevoli. La tradizione cattolica li definisce come le radici da cui scaturiscono tutti gli altri peccati.

I sette peccati capitali riconosciuti sono:

  • Superbia: Un desiderio eccessivo di essere importanti, attrattivi e desiderati dagli altri. Spesso considerata la radice di tutti i peccati. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/superbia">Superbia</a>.

  • Avarizia: Un desiderio eccessivo e smodato di beni materiali o ricchezze. Comprende anche la spilorceria. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/avarizia">Avarizia</a>.

  • Invidia: Tristezza o risentimento per la felicità o il successo altrui, accompagnata dal desiderio di possedere tali qualità o di toglierle agli altri. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/invidia">Invidia</a>.

  • Ira: Un'emozione incontrollata di rabbia, odio o furia, spesso manifestata con violenza o desiderio di vendetta. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/ira">Ira</a>.

  • Lussuria: Un desiderio intenso e incontrollabile, in particolare di natura sessuale. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/lussuria">Lussuria</a>.

  • Gola: Un'eccessiva indulgenza nel cibo e nelle bevande, o un desiderio vorace che porta allo spreco. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/gola">Gola</a>.

  • Accidia: Pigrizia spirituale; mancanza di cura e sforzo nell'adempiere i propri doveri. Può manifestarsi come apatia, noia o evitamento del lavoro. Vedi <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/accidia">Accidia</a>.

È importante notare che i peccati capitali sono visti come tendenze o disposizioni, non necessariamente come azioni individuali. Rappresentano le radici del male che possono portare a una varietà di comportamenti peccaminosi. La dottrina cattolica sostiene che i peccati capitali possono essere combattuti attraverso la pratica delle virtù corrispondenti. Ad esempio, l'umiltà combatte la superbia, la generosità l'avarizia e così via.